Una cucina componibile è formata da tre elementi principali: le basi d’appoggio per il piano di lavoro, i pensili appesi alla parete che sovrasta le basi e le colonne ad altezza. È molto importante, quindi, conoscere le misure standard delle basi per avviare un progetto d’arredo valido e funzionale: scopriamole insieme.
I mobili base sono elementi componibili contenitivi, utili nella realizzazione di una cucina della misura giusta: a tal proposito, le aziende propongono moduli standard, generalmente multipli di 15, consentendo una scelta tra larghezze che vanno da 15 a 120 cm.
Creare una cucina interamente su misura richiede, però, costi maggiorati, soprattutto per quanto riguarda le basi con cassetti, che necessitano di tagli particolari. Molte ditte offrono l’opportunità di personalizzare i moduli con misure non standard, proponendo elementi di 40 e 80 cm per soddisfare le esigenze particolari, agevolando la progettazione della cucina.
Nelle basi da cucina, due misure su tre sono standard: ci riferiamo all’altezza e alla profondità, parametri fondamentali per realizzare supporti destinati ad accogliere un comodo piano di appoggio e gli indispensabili fornelli. La lunghezza, invece, deve offrire un’ampia varietà di scelta.
Nel caso in cui la lunghezza differisca di pochi cm da quella prevista, è possibile aggiungere un pannello a chiusura per ottimizzare gli spazi. Volendo arredare la cucina da parete a parete, si potrebbe prendere in considerazione l’idea di usufruire di una sola base su misura, combinandola con altri componenti standard.
La larghezza dei mobili base è una misura altrettanto importante, poiché definisce la larghezza totale della cucina. I moduli più richiesti sono quelli che vanno dai 45 cm in su. Generalmente gli elementi che misurano 15 e 30 cm sono dotati di carrello estraibile e spesso vengono utilizzati per riempire piccoli spazi, sfruttandoli al massimo.
Solitamente le basi componibili di dimensioni superiori sono provviste di cassetti, ante o cestoni. Quelle da 90 o 120 cm prevedono la presenza di due ante, mentre per il mobile porta pattumiera le misure variano da 60 a 90 cm.
Questi mobili sono destinati ad accogliere anche alcuni elettrodomestici, come la lavastoviglie, il forno e, a volte, piccoli congelatori o frigoriferi: in questo caso, la larghezza standard corrisponde a 60 cm.
A proposito di frigorifero, questo elettrodomestico gioca un ruolo molto importante in cucina ed è disponibile in varie altezze, profondità e larghezze. Se la profondità di un frigorifero varia da 60 a 70 cm, l’altezza può misurare tra gli 80 e i 210 cm .
Parlando di larghezza, invece, si parte da dimensioni ridotte, pari a 54 cm, fino a raggiungere i 120 cm. È importante precisare che il frigorifero dovrebbe essere posizionato sempre nella parte iniziale della cucina, possibilmente vicino al lavandino, per agevolare le operazioni di lavaggio degli alimenti freschi.
L’altezza dei mobili da cucina va calcolata, tenendo conto di tre parametri:
L’altezza complessiva oscilla, dunque, tra 84 e 87 cm. Esistono, tuttavia, basi di altezza inferiore, utilizzate nella realizzazione di combinazioni particolari, magari in coordinamento con i mobili del soggiorno.
Normalmente un mobile da cucina vanta una profondità standard di 59 cm, perfetta per garantire una capienza funzionale e un’adeguata ampiezza del piano di lavoro. Alcune aziende propongono anche basi con una profondità di 34 cm, che si adattano molto bene agli spazi ridotti e alle combinazioni con isole e penisole.
In un progetto di cucina ad angolo è importante tenere conto della misura del mobile da collocare nel punto in cui le pareti combaciano. Di solito una base angolare misura da un lato 100 – 110 cm e dall’altro 64 cm circa: si tratta di parametri indicativi, che possono variare a seconda delle diverse soluzioni.
Le basi da cucina si integrano perfettamente anche nelle combinazioni che contemplano la presenza di un’isola o di una penisola. Le misure sono più o meno uguali a quelle delle altre basi, ma è importante valutare attentamente la profondità, elemento indispensabile per stabilire le dimensioni della penisola.
La distanza ottimale tra l’isola e gli altri elementi della cucina è di circa 120 cm: in questo modo si agevola il passaggio e l’apertura di cassetti, ante ed elettrodomestici, come nel caso della lavastoviglie durante le fasi di carico e scarico.
Le dimensioni delle basi determinano, ovviamente, le misure del top della cucina, che dev’essere di uguale grandezza, ma con l’aggiunta di 1 cm per parte, tranne che nel caso in cui questo vada contro una parete o una colonna. Per quanto riguarda la penisola, il top dovrebbe misurare almeno 120 cm per ottenere un piano di appoggio confortevole per un pranzo o una colazione in famiglia.
La progettazione di una cucina, inoltre, dovrebbe considerare la regola del triangolo di lavoro, realizzato disponendo strategicamente il lavello, il frigorifero e la cucina per agevolare i movimenti e le varie attività.
Per realizzare una cucina comoda e funzionale è importante progettare degli spazi che garantiscano sicurezza ed efficienza. Ecco perché è fondamentale considerare le misure standard relative alla larghezza, altezza e profondità dei mobili, tenendo anche conto della distanze minime tra gli stessi.
Nella progettazione di una cucina è bene seguire alcune regole ergonomiche, per creare un ambiente di lavoro pratico e funzionale, nel rispetto delle esigenze del cliente. Vengono valutati anche elementi quali l’altezza media di un individuo e il modo in cui vengono effettuati certi movimenti, come, ad esempio, l’apertura e la chiusura del forno.
Non si tratta certamente di parametri assoluti, poiché le dimensioni variano da soggetto a soggetto, essendoci individui più bassi o più alti della media. È possibile, pertanto, adattare le misure alle singole esigenze.
30-10-2024